Pietro Picozzi sulla denuncia del Presidente dell’Erap dello stato di assoluto abbandono in cui versa il palazzo “Aymonino” di via Mazza di proprietà del Comune: non posso che associarmi a quanto affermato dal Dott. Odino Zacchilli e cioè registrare lo stato di assoluto disfacimento e costante declino della casa popolare di Via Mazza, con evidente pericolo anche per l’incolumità pubblica. Direi che siamo alle solite: il Comune lascia in totale abbandono i propri beni, assolutamente incapace di gestire le proprie risorse per mantenere i propri immobili. Come già più volte denunciato per altri beni - per es il Perticari – il Comune sembra dimenticarsi del proprio patrimonio sino a quando - per necessità di riqualificarlo ed incapace di farlo con le proprie forze - è costretto a svenderlo in ragione del degrado in cui lo ha lasciato. Nel caso del palazzo di Aymonino il problema è ancora più lampante perché è occupato da 26 famiglie ed il Comune non può mettere un bel lucchetto come ha fatto alla porta del Bramante, lasciando che l’immobile imploda. E’ ora che l’amministrazione Comunale inizi a gestire quel poco che è rimasto del proprio patrimonio come farebbe il buon padre di famiglia: amministrare la cosa pubblica non credo significhi necessariamente svendere. Questi fatti sono talmente evidenti che pur di fronte allo loro “ingombrante presenza” proprio nel cuore della città, il Comune sembra paradossalmente cieco: basterebbe scendere le scale della Sala Rossa e camminare per il Corso principale della città per accorgersene e capire come risolvere veramente i problemi.
Iniziativa Politica e Sociale nel Comune di Pesaro
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Messaggero Pesaro del 04.03.08 su Palazzo Aymonino e Case Popolari
Pubblicato da
Pietro Picozzi
il
4.3.08
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1 commento:
ben detto. e spesso non è questione di risorse ma di sistemi vecchi e marci.
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