Pietro Picozzi interviene in merito all’assemblea pubblica tenutasi ieri sera nella sala del Consiglio comunale alla presenza dell’assessore Gambini e dei Funzionari della Aspes Multiservizi sul piano della raccolta differenziata che sarà adottato dal Comune nel centro storico della città: mi sembra fondamentale partire da due dati incontestabili: 1) la raccolta differenziata è utile ed è segno di civiltà 2) per ogni sistema di raccolta (differenziata o meno) occorre la collaborazione e la civiltà dei cittadini.
Fugato ogni dubbio su questi due aspetti, il sistema porta a porta imposto dal Comune in centro è, a mio parere, contro ogni logica sia di decoro del centro storico della città e non tiene conto delle caratteristiche abitative della zona. In effetti il centro già “martoriato” fra l’altro da semafori, paletti di ferro che salgono e scendono, una miriade di cartelli stradali, viene e verrà deturpato tutte le sere (ogni sera dedicata ad un tipo di rifiuto diverso) da sacchetti e bidoni lasciati fuori da ogni porta dalle 19,00 alle 21,00. Cosa succederà se - per es. per orari di lavoro - non tutti riusciranno ad “esporre” la loro mondezza in queste fasce orarie? Non solo ma mi sembra che non sarà certo un bello spettacolo (anche per che passeggia) vedere tutte le sere la spazzatura per strada. In effetti se dai promotori ieri si è citato anche il problema di Napoli in effetti mi pare che questo sistema ricrei, con le dovute proporzioni, uno spettacolo del genere.
Non solo ma con il porta a porta il Comune prevede che ogni famiglia tenga all’interno del proprio appartamento ben 6 contenitori per differenziare: mi pare che i consulenti – provenienti non si sa perché dalla Brianza – non abbiano fatto i conti con il fatto che in centro a Pesaro molti appartamenti (ricavati in palazzi storici) hanno metrature ridotte (40-50m) magari senza balcone.
A fonte di ciò ieri ho proposto di rivedere la possibilità di istallare le cosiddette isole ecologiche; cioè dove oggi ci sono i cassonetti “verdi” mettere cassonetti di colore diverso per ogni tipo di rifiuto. Mi sembra che le eccezioni che sono venute dal Comune siano alquanto deboli: la mancanza di spazio è sconfessata dal fatto che oggi già ci sono in molti punti del centro i cassonetti verdi, che peraltro verranno eliminati; altra eccezione è stata l’inciviltà della gente che lascia accanto ai cassonetti verdi rifiuti come per es. televisori, che dovrebbero essere smaltiti in altro modo: mi sembra che l’inciviltà non si risolva certamente con la raccolta porta a porta ma con l’educazione ed il controllo. Con le isole ecologiche invece si faciliterebbe la raccolta differenziata permettendo infatti lo smaltimento da parte dei cittadini in qualsiasi ora del giorno e con modalità adattabile (se per es. ho un tipo di rifiuto in casa lo posso smaltire direttamente nel cassonetto senza dover tenere necessariamente sei bidoni attendendo il successivo passaggio porta a porta). Mi sembra che questo sia un vero segno di civiltà e non certo il ritorno alla mondezza per strada
Il discorso poi è un altro : la raccolta porta a porta (diversamente dall’isola ecologica) comporta l’aumento dei costi di raccolta per l’incremento del personale necessario per questo tipo di raccolta e, guarda caso, la cosiddetta “tassa” sui rifiuti – come è stato precisato ieri dall’Assessore Gambini – è oggi per legge diventata un “tariffa” cioè si paga in base al servizio ricevuto: traete voi le conseguenze .
Iniziativa Politica e Sociale nel Comune di Pesaro
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Resto del Carlino Pesaro del 08.05.08 su raccolta differenziata in centro
Pubblicato da
Pietro Picozzi
il
8.5.08
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