Iniziativa Politica e Sociale nel Comune di Pesaro

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Resto del Carlino Pesaro del 11.02.09 sulla raccolta differenziata



Pietro Picozzi interviene sulla insostenibile situazione che ha portato il meccanismo porta a porta per la raccolta differenziata dei rifiuti nel centro della nostra città

Messaggero Pesaro del 06.02.09 su raccolta differenziata


Pietro Picozzi interviene in merito all'insostenibile situazione della raccolta differenziata in centro: a sostegno delle ormai innumerevoli lamentele dei cittadini – associandosi da ultimo a quanto affermato da Don Cernuschi, membro del Consiglio Presbiteriale - in merito all’indecorosa situazione prodotta nel centro della città del sistema di raccolta differenziata adottato da Comune di Pesaro.
E’ sotto gli occhi di tutti il vergognoso risultato che della raccolta porta-porta: devo rilevare, infatti, che nonostante l’assoluta diligenza dei residenti il sistema è profondamente sbagliato, soprattutto se applicato nel centro storico: ogni sera la cittadinanza invece di godere del “salotto” della propria città deve sottoporsi alla bella mostra di una miriade di sacchi di mondezza che tutto fanno meno che garantire il decoro e l’igiene.
Per non parlare che, in tal modo, è altresì lesa la libertà dei cittadini di smaltire i propri rifiuti nel momento che ritengono più opportuno facilitando così la loro differenziazione, invece di doverli ammassare nei propri appartamenti, attendendo il giorno previsto per il relativo ritiro.
Non si comprende, se non rivolgendosi a logiche che sfuggono al comune buon senso ed all’amore per la propria città, perché non si possa collocare nei siti in cui erano posizionati i precedenti gruppi di cassonetti “verdi” - dove fino a ieri i cittadini buttavano i propri rifiuti – quelli con colori diversi per differenziare.
Il risultato sarebbe il seguente: si eliminerebbe lo spettacolo da “terzo mondo” che si assiste tutte le sere e che certamente mette anche una pietra tombale sull’attrattiva turistica di Pesaro ed i cittadini avrebbero la libertà di smaltire e differenziare nei giorni e nelle ore che ritengono più opportuno la propria mondezza. Segnalo, peraltro, ai nostri amministratori che differenziando, la quantità di mondezza è la stessa, per cui non si dica che occorrerebbero più cassonetti di prima, ma solo di colori diversi.
Insomma se questo è lo stato di cose, mi chiedo perché oggi siamo in questa situazione e soprattutto perché i nostri amministratori non si tolgono le bende dagli occhi provvedendo al più presto.